Dove la neve non arriva [10/12/2011]

Sono salita in cima al mondo all’imbrunire, qui dove la neve non arriva ancora.
Sono salita in cima al mondo per vedere di notte la luna da vicino.
Come quando, a quindici anni, ho sognato che la potevo toccare, la luna, se solo avessi raggiunto quell’ultimo gradino della scala che portava in cielo.
La luna è piena, qui, sullo sfondo di una nebbia nitida ma leggera.
Dove di giorno colorano l’aria i banchi dei venditori di souvenir, di pietre laviche, di vasetti colorati, di gioielli finti in finta pietra - adesso, c’è il vuoto.
Le luci sono gialle e calde in mezzo al freddo, i profili degli edifici bassi sono netti, e non c’è nessuno.
Nemmeno un cane si aggira per queste vie.
È un bel vuoto, e un bel vento freddo da respirare.
In basso, le luci tremano tutte insieme.
Non all’unisono, ma fanno una bella sinfonia.
Una foschia lieve aleggia sulla città in basso e sul mare di notte - come quella nebbiolina di fiori bianchi in cui i fiorai avvolgono un girasole e i tulipani intorno.

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