Orientale Sicula [29/07/2011]
L’Isola Bella è un posto ventoso che pare chiamarmi in un momento.
Il mare è verde scuro brillante trasparente contro la roccia bianca.
I turisti parlano in inglese e il custode delle cabine di legno bianco del lido ha la maglietta rossa.
Anche se non sto al lido, mi apre il lucchetto perché gli sorrido e perché è gentile.
Sulle pietre bianche, sto.
Una vecchia signora regge con la mano un ombrellone azzurro e le ciocche di capelli grigi le disegnano delle strisce leggere sulla guancia.
Un uomo e una donna sono seduti l’uno accanto all’altra a guardare il mare.
Lei ha i capelli troppo biondi, la pelle bianca e i tratti nordici.
Lui ha i capelli grigi, gli occhiali da sole e gomiti e orecchie che mi pare di conoscere.
Le accarezza la schiena un momento con tenerezza.
Guardano le persone o il mare o le rocce più lontane, insieme.
Ognuno perso nei suoi pensieri.
Come se solo fisicamente fossero qui, ma sono altrove.
Come i gabbiani quando stanno fermi su una roccia e guardano controvento per non perdere l’equilibrio.
Forse guardano avanti pensando indietro.
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