Elfi e fate morgane – Nothing is ordinary when everything is ordinary [01/07/2011]

Sole caldo di primo mattino. Strada. Contro l’azzurro e il verde, balle di fieno bionde dorate sulle colline come pecore di un gregge.

Altre, ammassate in bell’ordine su di un camion.

Una trebbiatrice si avvicina lenta sulla stradina laterale.

 

Una bambina di nome Ginevra porta in giro il vestitino bianco nuovo nuovo e il fiore fucsia nei capelli scuri.

Una bambina di un annetto, in un vestitino lilla in cui sta come in un sacchetto, fa ciao ciao con la manina a una statua di pietra.

La ragazza in abito lungo blu e aspetto elfico.

Il laureando serio preciso e professionale.

Il caldo dentro villa Cerami e, fuori sotto gli alberi, due ragazze in magliettina si stirano davanti ai libri sul tavolo.

 

Non ho voglia di sigarette, oggi.

Saluto i benzinai come ogni giorno e mi caricano in omaggio i punti degli altri.

Il bianco sull’abbronzatura e i miei colori, due poliziotti a ciondolare guardando e due cani grandi sdraiati sulla soglia.

Una cosa al limone da bere per il caldo nel tragitto.

La musica.

L’accendino.

E la prima sigaretta.

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