Something [16/05/2011]

C’è una strada.

Forse un’autostrada.

Montagne sulla destra lungo un lungo tratto.

Coperte di boschi ora più verdi ora meno verdi ora più tendenti al grigio.

Sotto un cielo grigio pure lui.

Forse uno spartitraffico verde di siepi rigogliose e non curate sulla sinistra, forse due, ma è strano.

La strada porta da qualche parte ma si perde dentro a una nube immensa di buio.

Potrebbe essere una galleria ma non lo è.

È solo un grande buio.

 

La tua gatta ti cammina addosso e fa le fusa più forte e più a lungo che mai.

Questa volta non ti infila solo il muso fra i capelli: si prende tutte le carezze sulla testa con le orecchie basse e ti abbraccia il collo con le zampine.

Domani si viaggia e si lavora, e tu non dormi ancora.

Le tre e mezza di notte fanno odore di vento leggero, di fiore di notte e di un chiaro di luna che apre il mare in un riflesso vasto come un’eco.

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