Le tette di Darwin [09/04/2011]
È stato dimostrato da recenti prove in laboratorio che lo scopo precipuo per il quale la natura ha provvisto la femmina umana di ghiandole mammarie non è quello dell’allattamento, il quale peraltro si svolge soltanto in alcune epoche della vita della suddetta e pertanto da solo non spiegherebbe la ragione delle rotondità al di fuori del periodo dell’allattamento stesso.
Le mammelle, più comunemente note come tette, servono invece alla femmina della nostra specie per tenere su i vestiti.
Essendo la sottoscritta provvista soltanto di un surrogato delle medesime, adesso si trova a combattere in singolar tenzone con un vestitino molto aderente e molto sexy se non fosse che richiede la presenza di forme abbondanti subito sotto la scollatura.
Questo inquantoché la scollatura medesima è stata concepita secondo un disegno diabolico che ne prevede la ripiegatura su se stessa sulle spalle per lasciarle scoperte e svelare il decolletée se questo fosse confortato da contorno mammelliforme.
In assenza di tette, invece, la scollatura, nell’intento di rimanere giù sulla schiena, precipita troppo giù sul versante opposto; nel tentativo di stare a un livello decente di qua, invece, scappa su e risale anche di dietro.
La soluzione sarebbe:
a) dare un punto dietro con ago e filo ma non ci ho voglia di spogliarmi dopo tutto questo armamentario;
b) cambiare vestito ma vedi sopra;
c) presentare pubblico reclamo presso l’ufficio del creatore per ottenere un congruo rimborso adiposo in zona mammifera.
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